
Dell'arte di Carmelo Mancini, pittore di origine veneta ma torinese di adozione, hanno scritto giornalisti e critici in occasione di precedenti mostre.
Ad essi vorrei unire la mia voce nell'affermare che la sua pittura e pervasa di respiro, poesia e musicalità .
Egli predilige ritrarre angoli e piazze di piccoli centri, siano essi borghi marinari o alpini e centri storici di grandi città .
In essi si respira la quiete del buon tempo antico, la vita tranquilla di quando la mente degli uomini era più presa dalla poesia che dall'azione frenetica di oggi.
In questi dipinti si respira l'atmosfera che aleggia nelle liriche dei poeti crepuscolari come Gozzano.
Poesia e liricismo si ritrovano nelle tele raffiguranti antiche calli e ponti veneziani, nello splendore di antiche chiese, torri e castelli di cui l'Italia è ricca.

Nell'arte di Mancini si sente viva e palpitante la musicalità impressionistica, nei cieli tersi, nelle nuvolette sospese nei paesaggi innevati appena solcati da alcune orme, da piccoli steccati, da casupole antiche, paesaggi che ricordano la musica di Debussy e il suo famodo preludio "Des pas sur la neige".
Tutto questo si accompagna al disegno perfetto, nella prospettiva ineccepibile che fanno di Mancini uno dei migliori pittori del nostro tempo.

Nato a Rovigo nel 1936, risiede e lavora a Torino in Corso Giambone 1, tel. 011-610654, con studio in Via Garrone 111 Torino. Cell. 339 4293809.
Ha iniziato a dipingere nel 1950, fu poi allievo del De Abate proseguendo quindi in una serie di mostre nelle principali città italiane e all'estero, riscuotendo il favore del pubblico e della critica. Oltre alla pittura, coltiva l'arte musicale, pianista, già allievo del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Partecipa assiduamente alle varie mostre annuali del Piemonte artistico e della Promotrice delle Belle Arti.
Diplomato all'Accademia Albertina, ha partecipato alla Mostra Internazionale del salone d'Antony a Parigi.
Le sue opere sono presenti nelle migliori collezioni nazionali ed estere (Germania, Spagna, Francia, Grecia, Olanda, Tunisia e Unione Sovietica, Belèm - Brasile)
BIBLIOGRAFIA
Bolaffi - Lui chi è - Gente nostra - Resurgo - Comanducci Arte Italiana nel mondo - L'Annuario d'arte - "Arte contemporanea in Piemonte". Stampa sera - Gazzetta del Popolo - Piemonte porta palazzo - Cinema arte sport - L'Unità - Informazione arte- Nostro tempo - Rai tg3 regionale - Il Giorno.
Ed inoltre hanno scritto di lui: Vittorio Bottino, Abele Luigi Bergeretti, Umberto Ragozzino, Ottavio Giovanetto, Carlo Chiavazza, Adalberto Rossi, Adriano Musso, Armando Capri, Donato Ladik, Zignani, Aldo Buffa, Jean Leòn Girardin, Umberto Zaccaria, Umberto Tessari, Claudio Redaelli, Monsignor Stefano Ottani
